CoderDojo, nato in Irlanda nel 2011, è un movimento senza scopo di lucro che organizza corsi gratuiti, tenuti da volontari, per insegnare ai ragazzi come creare programmi, siti web, giochi e applicazioni in JavaScript, PHP e HTML.
Vengono inoltre organizzate visite all’interno delle aziende in cui i piccoli programmatori entrano in contatto con le personalità del web.
Gli incontri si svolgono generalmente nel fine settimana e l’età, anche se varia a seconda del progetto o del gruppo, va dai 7 ai 17 anni.
Il successo è dovuto non da noiose lezioni teoriche d’informatica ma bensì su lezioni learning by doing, attraverso un percorso di crescente difficoltà in cui fin da subito il bambino è in grado di vedere i propri risultati.
La mission di questo movimento la si può intuire dal proprio motto:
“Above All: Be Cool, bullying, lying, wasting people’s time and so on is uncool”.
CoderDojo è stata fondata dal ventunenne James Whelton, che da sempre aveva tentato di istituire un club per appassionati di computer nella sua scuola superiore della Contea di Cork, in Irlanda.
Solo quando all’idea di Whelton si è unito Bill Liao, co-fondatore di Xing, il progetto ha preso vita ed è cresciuto con più di 104 club sparsi in tutto il mondo, dall’America all’Asia.
Basti pensare che in Italia vi sono ben 40 gruppi sparsi su tutta la penisola.
Per poterne far parte è sufficiente trovare un CoderDojo vicino a te su CoderDojo Zen oppure crearne uno nella propria città.
Questo progetto da la possibilità a sviluppatori esperti di trasmettere le proprie conoscenze alla comunità o a coloro che hanno voglia di imparare.
In uno dei tanti CoderDojo il tredicenne Harry Moran ha creato l’app “PizzaBot”, che ha superato sull’iTunes Store giochi come Angry Birds e Call of Duty. Un altro progetto nato per mano del dodicenne dublinese Shane Curran si chiama “Libramatic”, l’app cloud-based per l’automazione dei sistemi bibliotecari.
I club CoderDojo si stanno espandendo a livello globale e data la recente proposta del governo di introdurre l’ora di coding nei curricoli scolastici, si fa sempre più presente il problema di adeguamento dell’Italia agli standard tecnologici e scolastici del resto dell’Europa.
Lo stesso Alessandro Fusacchia, nuovo Capo di Gabinetto del MIUR, ha asserito che “L’innovazione nella scuola non dev’essere un’eccezione: gli innovatori devono essere dei role model”.
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